giovedì 3 luglio 2025

Il capo perfetto : continua la rassegna cinematografica dell’associazione UNA

Le proiezioni dei film in lingua originale animano le serate estive del Chiostro di San Domenico

LAMEZIA. La proiezione del film Il capo perfetto (2021, El buen patron) è in programma venerdì 4 luglio 2025 alle 20:30 al Chiostro di San Domenico, in pieno centro cittadino.

La pellicola è diretta da Fernando León de Aranoa; protagonisti sono Javier Bardem, Almudena Amor, Rafa Castejón, Óscar de la Fuente. Il film ha vinto 6 premi Goya, 4 premi Platino, 3 premi Feroz, 3 premi Carmen, 2 premi Forqué, 1 premio Ariel e il premio EFA come miglior commedia europea. Questi i riconoscimenti di una pellicola amatissima nel mondo iberico, con un Bardem (Premio Oscar per "Non è un paese per vecchi") esuberante che si riunisce con il regista Fernando León de Aranoa, dopo "Los lunes al sol"(2002) e "Loving Pablo" (2017).

Il film è acido, frizzante, un quadro divertente sul mondo capitalista: "Il capo perfetto" ci descrive l'ossessione per l'eccellenza e i riconoscimenti di Julio Blanco (Bardem), astuto ed energico produttore di bilance industriali.

La rassegna ideata e promossa dall'associazione culturale UNA fa parte del progetto 'Cinema in Biblioteca', finanziato col sostegno del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, e condotto dalla stessa associazione insieme Sistema Bibliotecario Lametino.

Si ricorda, inoltre, che per sostenere l'associazione, è possibile tesserarsi prima della proiezione del film, in modo da arrivare in tempo utile per garantire le operazioni di sottoscrizione ai componenti dell'associazione che ad ogni evento accolgono gli spettatori. È di soli 20 euro la quota associativa che permette di affrontare i costi e garantire la visione di tutti i film in cartellone.

…Riuscirà il nostro 'eroe' ad ottenere il premio per l'eccellenza tanto desiderato e a mantenere l'equilibrio nella sua vita come nel posto di lavoro, superando proteste ed imprevisti?...

Per saperlo non resta che assistere alla proiezione di UNA per trascorrere una bella serata estiva in buona compagnia all'insegna del buon cinema.

Lamezia Terme, 3 luglio 2025

Ufficio Stampa

Associazione culturale UNA


Assemblea annuale dell’Ordine dei Medici, il presidente Ciconte: «Difendere la sanità pubblica, tutelare la dignità del medico»

Consegnate le medaglie per i 45 anni di iscrizione e le pergamene ai neolaureati e ricordati i colleghi scomparsi. Approvato il conto consuntivo

CATANZARO – 3 LUGLIO 2025. In un contesto nazionale segnato da forti tensioni sociali, carenze strutturali e una crescente distanza tra cittadini e istituzioni, l'assemblea annuale dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catanzaro si è confermata un momento fondamentale di riflessione e di indirizzo etico e professionale. Un appuntamento che ogni anno richiama all'unità, alla responsabilità e al senso del dovere, rafforzando il legame tra la comunità medica e il territorio.

La seduta, tenutasi presso la sala conferenze dell'Hotel Guglielmo lunedì 30 giugno in una sala gremita, è stata aperta dal presidente dell'Ordine, dottor Vincenzo Antonio Ciconte, che ha offerto una relazione articolata e appassionata, capace di coniugare l'analisi tecnica con una visione culturale e politica della professione.

«La sanità pubblica non può essere una voce marginale nei bilanci dello Stato. Non possiamo accettare che il diritto alla salute venga subordinato a vincoli economici, come troppo spesso accade», ha esordito Ciconte, richiamando la recente sentenza n. 195/2024 della Corte Costituzionale, che ha riaffermato il valore prioritario del diritto alla salute. Il presidente ha denunciato una serie di criticità che da anni affliggono il Servizio sanitario nazionale: liste d'attesa insostenibili, carenza di personale, finanziamenti inadeguati, aggressioni al personale sanitario e un sistema burocratico che rischia di disumanizzare il lavoro medico.

«Il medico deve essere messo in condizione di curare, non solo di eseguire. Diagnosi e responsabilità terapeutica sono atti profondamente umani e professionali. Occorre difendere l'autonomia e la centralità del ruolo del medico», ha proseguito Ciconte, sottolineando l'importanza dello scudo penale prorogato fino al 2025 e del nuovo quadro normativo introdotto con la legge 171/2024, che inasprisce le pene per chi aggredisce i sanitari.

Guardando alla realtà calabrese, Ciconte ha parlato di una sanità che resiste nonostante le difficoltà, grazie all'impegno quotidiano di migliaia di professionisti. «Siamo consapevoli delle criticità strutturali della nostra regione, ma siamo altrettanto convinti che sia possibile invertire la rotta. La nascita dell'Azienda unica ospedaliero-universitaria rappresenta un'opportunità straordinaria. Chiediamo che essa valorizzi davvero le eccellenze esistenti, premiando il merito e costruendo una governance fondata sulla trasparenza e sull'equilibrio tra componente ospedaliera e universitaria».

Non è mancato un passaggio sulla formazione dei nuovi medici: «L'accesso incontrollato alla facoltà di Medicina rischia di produrre nel 2030 un esubero di 19mila medici. Serve una pianificazione seria e lungimirante, che tenga conto dei fabbisogni reali del sistema sanitario». In questo quadro, Ciconte ha anche difeso il valore irrinunciabile del tempo di cura: «La tecnologia può essere un supporto straordinario, ma non sostituirà mai il rapporto umano tra medico e paziente. Il tempo è cura. Il tempo è medicina».

Sull'attività dell'Ordine, ha ricordato i corsi di aggiornamento e in particolare quello di "management medico avanzato", il corso base di inglese e il consolidato percorso di odontoiatria. "Abbiamo introdotto tematiche moderne e trasversali come managerialità, comunicazione e federalismo sanitario", con la partecipazione di illustri relatori nazionali.

Particolarmente emozionante è stato il momento dedicato al ricordo dei colleghi scomparsi, commemorati con un minuto di silenzio, e alla consegna delle medaglie per i 45 anni di iscrizione all'albo, autentico segno di riconoscimento per chi ha consacrato la propria vita alla medicina. Ugualmente significativo il benvenuto ai neolaureati, accolti con la consegna della pergamena del Codice Deontologico e il Giuramento di Ippocrate: due simboli forti, che racchiudono l'etica e il senso di responsabilità che deve accompagnare ogni medico nel suo percorso.

Dopo la relazione del presidente, è intervenuto il tesoriere Rino Colace, che ha illustrato il conto consuntivo dell'ente, confermandone la solidità e la buona gestione. Ha fatto seguito l'intervento della presidente del Collegio dei Revisori, professoressa Marianna Mauro, che ha espresso parere favorevole sottolineando la correttezza amministrativa e la trasparenza nella gestione delle risorse.

 "La medaglia che conferiamo rappresenta una testimonianza di riconoscenza e amicizia per coloro che hanno dedicato la propria vita professionale prendendosi cura dei pazienti più deboli e fragili, considerandoli come persone oltre che come malati", ho concluso Ciconte che quest'anno è tra i premiati per aver conseguito i 45 anni di iscrizione,

Un minuto di silenzio è stato dedicato alla memoria di: Giuseppe Battaglia, Nera Bianco, Stella Maris Boca, Carmela Cosentino, Francesco Frontera, Agazio Galati, Luigi Irrera, Luciano Leonetti, Giuseppe Loprete, Domenico Masciari, Guglielmo Mazza, Sergio Morgione, Margherita Napoli, Bruno Scafone, Gregorio Sia, Leone Spataro, Domenico Alberto Tavano, Pasquale Talarico, Domenico Valentino, Domenico Zappia

Di seguito i nomi dei medici che hanno conseguito i 45 anni di iscrizione premiati: Luigi Alparone, Mario Augello, Virginia Belcastro, Domenico Antonio Borelli, Renato Borgese, Gianfranco Borrelli, Donatella Bosco, Fulvio Brescia, Amalia Cecilia Bruni, Natale Salvatore Buccinnà, Michele Maria Salvatore Calabretta, Massimo Calderazzo, Gerardo Campi, Vincenzo Capilupi, Francesco Cassadonte, Lorenzo Cassar, Antonio Celia, Curzio Ceniti, Oscar Cervadoro, Saverio Chiarella, Teresa Ciambrone, Vincenzo Antonio Ciconte, Emma Annarita Ciconte, Rosella Cimino, Domenico Cincotta, Nicola Clericò, Maria Conte, Francesco Corasaniti, Brunella Costa, Vittorio Antonio Cristaudo, Raimondo De Nardo, Francesco Dell'Apa, Antonio Salvatore Di Cello, Domenico Di Cello, Ornella Donato, Maria Facchini, Franca Filomena Faillace, Giuseppe Fodero, Vittoria Maria Assunta Froiio, Rocco Natale Froio, Concetta Felicia Teresa Fumia, Rossella Galiano, Pasquale Gallucci, Paola Garcea, Stylianos Glyronakis, Antonietta Greco, Luciano Guerrieri, Gregorio Izzea, Francesco Lazzaro, Giuseppe Leto, Antonio Lucchino, Antonio Franco Ferruccio Lucchino, Francesco Luzza, Antonio Macchione, Elisabetta Macrina, Anna Maria Magnavita, Raffaele Giuseppe Maria Antonio Mancini, Elisabetta Mazza, Antonio Vincenzo Mercurio, Antonio Milano, Giuseppe Monaco, Felice Moniaci, Franco Montesano, Francesco Antonio Morelli, Andrea Muscolo, Vincenzo Nesticò, Maddalena Notaro, Francesco Antonio Pagnotta, Nicola Palazzo, Vito Antonio Paolillo, Vincenzo Maria Ennio Pileggi, Giuseppe Piraina, Bernardo Mario Procopio, Pantaleone Procopio, Alfredo Puca, Antonella Pulice, Edelwais Pulice, Menotti Pullano, Floriana Ranieri, Salvatore Ritrovato, Bruno Romano, Domenico Rovito, Gaetano Russo, Achille Sabatino, Massimo Sabatino, Bruna Sacchi, Antonio Luigi Samele, Mario Saturno, Antonio Scerbo, Michele Scicchitano, Francescantonio Serrao, Tommaso Sonni, Pietro Paolo Spadola, Bruno Talarico, Antonio Tedesco, Assunta Toraldo, Domenico Antonio Francesco Tucci, Vincenzo Valente, Stefano Valenti, Francesco Giovanni Felice Vasta, Anna Vento, Ugo Rosario Vitale, Salvatore Zinno.

I neo iscritti all'Albo dei Medici Chirurghi

Beatrice Allevato, Gabriele Alterio, Chiara Ambrosio, Valeria Antonazzo, Yuraisy Arrate Franco, Angelica Balena, Giuliano Bronzi, Daniele Calabria, Maura Camerino, Marianna Candido, Maria Agnese Carallo, Monia Cianflone, Marco Ciliberto, Giorgia Condorelli, Danilo Costa, Martina Crasà, Cosimo Francesco Crea, Teresa Cristofaro, Rebecca De Chiara, Marco De Domenico, Aurora De Fazio, Sonia De Fazio, Lorenza Di Cello, Salvatore Giuseppe Di Spena, Davide Esposito, Anna Falvo, Denise Chiara Fazio, Mariabeatrice Fimiano, Francesca Fratto, Isabella Fusto, Sofia Gagliardi, Sara Rosina Galati, Federica Gallè, Giulia Gambardella, Virginia Maria Garo, Emiliano Gatto, Giovanni Gemelli, Maria Gregorace, Romina Gullì, Stefania Iriti, Arcangelo Loberto, Giuseppe Lorefice, Annarita Mamone, Elena Mauro, Santino Mazza, Aldo Mesiti, Flavio Mignone, Christian Misale, Laura Moraca, Bruno Nisticò, Marco Nuzzaci, Maria Grazia Orlando, Francesco Paparazzo, Giulia Passafari, Beatrice Perri, Maria Pisano, Emanuela Procopio, Matteo Quattromani, Andrea Racinelli, Galiya Rezepova, Silvia Riillo, Silvia Rocca, Giuseppina Ruocco, Fabio Salvidio, Giulia Scalera, Carmen Scalise, Annalisa Scalzi, Francesca Servino, Jessica Soluri, Davide Stanà, Marta Torcia, Rocco Turturiello, Clara Vadalà, Fabiana Vescio, Gaya Biasi, Mario Bonaro, Maria Giulia Cerra, Francesco Edoardo Davoli, Giulia Fratto, Federica Macrì, Antonio Mamone, Morena Mischitelli, Cristian Mongiardo, Chiara Pili, Salvatore Tolone.


La Regione Calabria, guidata dal centrodestra, sostiene indirettamente il regime cubano?

Pubblichiamo un'acuta nota stampa di Mimmo Tallini, già presidente del consiglio regionale, su un aspetto sconosciuto ai più della presenza dei "medici cubani" negli ospedali calabresi: 

"La Regione Calabria di centrodestra sostiene indirettamente un regime totalitario come quello di Cuba? I medici cubani arruolati negli ospedali calabresi sono sfruttati dall'Agenzia Governativa cubana in violazione delle norme sul lavoro vigente nell'Unione Europea?

Non metto in dubbio l'utilità di questi medici (anche se mi chiedo cosa stia impedendo di fare lavorare i "nostri" giovani laureati e specializzati), ma la gravità delle accuse che vengono dagli oppositori del regime castrista è tale che s'impone un'operazione verità a cui ritengo il presidente Occhiuto non può sottrarsi, se non vuole danneggiare l'immagine della Calabria e dell'Italia.

Già in passato c'era stata una denuncia alla Corte Penale dell'Aja da parte dell'organizzazione non governativa Prisoner Defenders, con sede a Madrid, che aveva equiparato la Calabria al Messico e al Qatar, parlando addirittura di riduzione in schiavitù da parte del regime cubano.

Ora le accuse vengono reiterate da un'altra associazione contraria al regime de L'Avana che sostiene che la Repubblica di Cuba trattiene fino al 70% degli stipendi dei medici impegnati in Calabria, soldi che finiscono direttamente nelle tasche del Partito Comunista Cubano. Sarebbe interessante conoscere il parere dei partiti "sovranisti" Lega e Fratelli d'Italia al governo della Calabria.

Non mi permetto di fare alcuna considerazione, ma sono del parere che il presidente Occhiuto debba riferire con estrema precisione i termini dell'accordo con l'Agenzia statale cubana che fornisce i medici e, nello stesso tempo, debba avviare un'inchiesta amministrativa e anche finanziaria per appurare dove finiscano i soldi pubblici dei calabresi.

Infine, credo che la Regione Calabria debba accelerare tutte le procedure per assumere giovani medici calabresi, mettendo fine a questa esperienza dei medici cubani che non hanno contribuito a migliorare la qualità della salute in calabria ma solo le casse del partito comunista cubano, che vanno comunque ringraziati, salutati e rimandati nel loro Paese."

Mimmo Tallini già presidente del consiglio regionale della Calabria.


martedì 1 luglio 2025

Tumori, francobollo per 60mo anniversario AIRC

Roma, 1 lug - Poste Italiane comunica che oggi viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo appartenente alla serie tematica "i valori sociali" dedicato ad AIRC, relativo al valore della tariffa B pari a 1.30 euro. Con tiratura di duecentomilaquattro esemplari e foglio da ventotto esemplari, il francobollo è stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato con bozzetto a cura di dell'agenzia Carmi & Ubertis e ottimizzato dal Centro Filatelico dell'Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell'Istituto. La vignetta riproduce, a sinistra, il profilo di una ricercatrice al microscopio, affiancata, a destra, dal logo celebrativo del 60mo anniversario della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro. L'annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo spazio filatelia Roma.

È stata realizzata anche una cartella filatelica contenente il francobollo, la quartina, la cartolina affrancata ed annullata, la busta primo giorno di emissione, la tessera e il bollettino illustrativo. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli "Spazio Filatelia" di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Verona e sul sito www.filatelia.poste.it.


UNPLI Calabria a Roma per il Giubileo delle Pro Loco

Nutrito gruppo guidato dal presidente Filippo Capellupo

Attraversare la Porta Santa, ascoltare l'Angelus di Papa Leone, stupirsi di fronte alla bellezza dell'Infiorata in via della Conciliazione e crescere come gruppo. Come comunità.

Emozioni indelebili rimaste impresse nei membri delle Pro Loco della Calabria e dell'Unpli che, nello scorso fine settimana, hanno partecipato al Giubileo delle Pro Loco a Roma. Guidato dal presidente dell'Unpli Calabria, Filippo Capellupo il gruppo ha partecipato con una presenza che ha saputo cospicua sia in termini di numeri che di spirito.

In una suggestiva piazza San Pietro le magliette, i gadget e i simboli UNPLI hanno regalato una splendida fotografia, testimonianza di un senso di appartenenza solido e sentito figlio della dedizione e della passione di volontari che, da molti anni, vivono le loro Pro Loco e l'Unpli come casa. Come famiglia.    


Amalia Bruni (Pd): “I Centri Antiviolenza ci danno ragione. La nuova legge regionale è un’occasione persa

CATANZARO – 1 LUGLIO 2025. «Avevamo la possibilità di voltare davvero pagina, ma la maggioranza ha scelto un maquillage normativo che lascia irrisolti i nodi strutturali del sistema antiviolenza in Calabria. A confermare le nostre preoccupazioni oggi sono proprio i Centri Antiviolenza calabresi, con il loro appello forte e responsabile. La nuova legge, così com'è stata approvata, è un'occasione persa per tutte le donne della nostra regione».
Così la consigliera regionale del Partito Democratico Amalia Bruni rilancia la sua posizione dopo l'approvazione della legge sul contrasto alla violenza di genere, riprendendo i rilievi critici espressi dal Coordinamento Regionale dei Centri Antiviolenza (C.A.D.I.C.).

«Abbiamo chiesto con forza – prosegue Bruni – una legge capace di superare l'impianto obsoleto del 2007, che prevedesse una regia chiara, una programmazione triennale, un fondo unico regionale strutturato e servizi omogenei su tutto il territorio. Invece, ci troviamo davanti a un testo che, pur recependo alcune indicazioni della normativa nazionale, non garantisce risorse certe né stabilità operativa alle case rifugio e ai centri antiviolenza».

Bruni ricorda che il gruppo Pd aveva depositato una proposta alternativa, frutto di un lungo lavoro di ascolto con operatori e associazioni, con l'obiettivo di costruire una rete solida e integrata, in grado di dare risposte concrete e continue alle donne vittime di violenza. «La maggioranza ha preferito ignorare le criticità storiche – aggiunge – e ora sono gli stessi centri operativi sul territorio a denunciarlo: senza finanziamenti stabili, senza sburocratizzazione, le norme restano sulla carta e le strutture nell'incertezza».

«Il nostro impegno non si ferma qui – conclude Bruni –. La nuova legge va migliorata e resa davvero efficace. Continueremo a portare avanti le proposte che abbiamo messo nero su bianco, perché i diritti delle donne non possono più aspettare, e perché la violenza di genere si contrasta con strumenti reali, non con dichiarazioni di principio».


Riunioni presso la Camera di Commercio sull’avviso pubblico della Regione Calabria in materia di Turismo

La Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia, guidata dal Presidente Pietro Falbo, ha programmato un calendario di riunioni nelle sue sedi territoriali al fine di favorire la conoscenza e la partecipazione delle imprese dell'area di riferimento all'AVVISO PUBBLICO della Regione Calabria COSTITUZIONE E SVILUPPO DI "RETI DI PRODOTTO: AGGREGAZIONE E COOPERAZIONE TRA IMPRESE PER LA CREAZIONE DI UN PRODOTTO TURISTICO".

Alle riunioni sono invitati a partecipare le imprese, le Associazioni di Categoria, nonché Enti pubblici, Associazioni del terzo settore, Proloco, Fondazioni e altri soggetti di animazione territoriale.

Le riunioni nelle sedi territoriali della Camera di Commercio sono così calendarizzate:

1. SEDE DI VIBO VALENTIA – Giovedì 3 luglio ore 16:00

2. SEDE DI CROTONE – Martedì 8 luglio ore 16:00

3. SEDE DI CATANZARO – Mercoledì 9 luglio ore 16:00.

L'Avviso pubblico della Regione Calabria intende migliorare la specializzazione e la qualificazione del comparto turistico e incoraggiare gli investimenti nel settore attraverso la promozione e il sostegno alla costituzione e allo sviluppo di Reti di prodotto intese come forme di aggregazione e cooperazione duratura tra le imprese per mettere a sistema l'offerta turistica regionale in modo innovativo, sostenibile, facilmente fruibile e destagionalizzato.

L'Avviso è rivolto a imprese con codice Ateco prevalente rientranti nei settori Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, trasporto e magazzinaggio, attività amministrative e di servizi di supporto, attività di agenzie di viaggio, tour operator e altri servizi di prenotazione e attività connesse, attività amministrative, di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese, attività artistiche, sportive e di divertimento e altre attività.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate dal 26/06/2025 ore 12:00 fino aL 28/07/2025 ore 12:00, esclusivamente tramite piattaforma telematica dedicata.

Ulteriori informazioni e l'avviso pubblico regionale, sul sito della Camera di Commercio al link https://czkrvv.camcom.it/avviso-pubblico-della-regione-calabria-per-la-costituzione-e-lo-sviluppo-di-reti-di-prodotto-in-materia-di-promozione-turistica-incontri-presso-le-sedi-camerali/


Tallini: Prosegue il processo di annientamento della sanità catanzarese

Prosegue a marce forzate il processo di annientamento della sanità catanzarese e di ridimensionamento della nostra facoltà di medicina. Oggi nella seconda commissione del Consiglio regionale verrà discussa – e probabilmente trasmessa all'aula con parere positivo – l'istituzione dell'Azienda Universitaria Ospedaliera di Cosenza, con una proposta di legge che prevede la trasformazione dell'Annunziata in Policlinico Universitario. Il proponente della legge recante: "Integrazioni alla legge regionale 16 dicembre 2021, n. 33 (Razionalizzazione e miglioramento dell'offerta assistenziale nel territorio regionale)" è il vicepresidente del Consiglio regionale, Pierluigi Caputo, già promotore della legge sulla Grande Cosenza bocciata dal referendum popolare.

Siamo davanti all'ennesima forzatura anti Catanzaro. Alcune domande ci sembrano obbligate. Siamo certi che l'istituzione di una seconda Azienda universitaria ospedaliera in Calabria risponda alle reali esigenze del sistema sanitario regionale? Siamo certi che per fare partire la seconda facoltà di medicina all'Unical non fosse sufficiente un Protocollo d'Intesa Regione-Università, senza creare un inutile doppione di Policlinico? E visto che nella proposta di legge si cita la terza facoltà nata a Crotone, c'è da aspettarsi in futuro la nascita di una terza Azienda Universitaria Ospedaliera? Senza contare che ambizioni in tal senso vengono da Reggio Calabria. E allora che facciamo, quattro policlinici? Alla faccia delle esigenze del Piano di Rientro che sta imponendo lacrime e sangue agli ammalati, come l'obbligo di utilizzare farmaci equivalenti.

Che sia una colossale forzatura – destinata ad indebolire irrimediabilmente la facoltà di medicina di Catanzaro – lo dice espressamente l'art. 8 del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517, specificando che "la realizzazione di nuove aziende ospedaliere universitarie integrate con il Servizio sanitario nazionale oltre quelle di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a) nonché di nuovi policlinici gestiti da università non statali, anche attraverso l'utilizzazione di strutture pubbliche o private già accreditate, deve essere preventivamente autorizzata con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della sanità, sentita la Conferenza Stato – Regioni, tenendo conto del fabbisogno formativo complessivo del Paese e della localizzazione delle strutture formative già esistenti."

Esiste questa autorizzazione preventiva? Nella relazione della proposta si dice che il presidente della Regione l'ha formalmente richiesta da più di un anno (protocollo n. 211562 del 20.03.2024) e quindi non si capisce perché in questo lungo lasso di tempo non sia arrivato l'ok dai ministeri competenti e da Palazzo Chigi. Cosa si nasconde dietro questo silenzio del Governo? Anche Palazzo Chigi ha perplessità di fronte a questo indiscriminato proliferare di Policlinici in Calabria?

L'on. Caputo spieghi all'opinione pubblica, con argomenti seri, che la proposta di legge rappresenta una scelta obbligata. Ne prenderemmo atto.

Come voteranno i consiglieri regionali di Catanzaro in aula? Non ho dubbi che voteranno a favore dell'istituzione dell'Azienda universitaria ospedaliera di Cosenza, così come in tutti questi anni hanno avallato, con la testa bassa, tutti i provvedimenti anti Catanzaro. Non bastava la disparità di finanziamenti previsti per i nuovi ospedali (549 milioni per Cosenza, 386 per Catanzaro), ora anche l'istituzione della seconda Azienda Universitaria Ospedaliera che, c'è da crederci, diventerà la prima, grazie alla gentile disponibilità dell'UMG e della rappresentanza catanzarese in Consiglio regionale.

*già Presidente del Consiglio Regionale della Calabria


Riunione del Direttivo di Calabria Azzurra per definire le azioni per i problemi più urgenti di Lamezia

Il direttivo di Calabria Azzurra si è riunito recentemente, in seguito all'eccezionale risultato elettorale ottenuto grazie al supporto fondamentale di tutti e 24 i candidati, per discutere le priorità e le sfide che l'amministrazione Murone dovrà affrontare nei prossimi mesi

La riunione ha visto la partecipazione dei principali esponenti del direttivo e ha avuto come obiettivo quello di definire le strategie e le azioni da intraprendere per affrontare i problemi più urgenti della città.

Durante la riunione, sono state individuate le priorità dell'amministrazione Murone, tra cui:

– La gestione dei servizi pubblici: garantire la qualità e l'efficienza dei servizi pubblici, come la raccolta dei rifiuti, il trasporto pubblico e l'illuminazione stradale.

– Lo sviluppo economico: promuovere lo sviluppo economico locale, attraverso la creazione di nuove opportunità di lavoro e la valorizzazione delle risorse turistiche della città.

– La sicurezza: garantire la sicurezza dei cittadini, attraverso la presenza di forze dell'ordine e la realizzazione di progetti di prevenzione del crimine.

Il direttivo di Calabria Azzurra ha individuato alcune azioni concrete da intraprendere per affrontare i problemi della città. Tra queste:

– La creazione di un tavolo di lavoro: per discutere con gli operatori economici locali e individuare soluzioni per promuovere lo sviluppo economico.

– La realizzazione di progetti di riqualificazione urbana: per migliorare la qualità della vita dei cittadini e valorizzare il patrimonio culturale e storico della città.

– La collaborazione con le forze dell'ordine: per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire il crimine.

Il direttivo di Calabria Azzurra ha ribadito l'impegno comune a lavorare per il bene della città e dei suoi abitanti. La lista è determinata a realizzare le promesse elettorali e a garantire un'amministrazione trasparente e efficiente.

La riunione del direttivo di Calabria Azzurra rappresenta un punto di partenza dal quale si vuole iniziare a costruire un movimento su base Regionale che sia presente nelle prossime competizioni elettorali in tutti i comuni.

I membri del direttivo ringraziano per lo straordinario lavoro profuso in questa fase il Presidente Francesco De Sarro e il Vicepresidente Franco Mastroianni.

Il direttivo stesso ci tiene a sottolineare che la lista civica comparsa nell' ultima tornata elettorale a Lamezia Terme non ha nulla a che fare con altri partiti politici, ma è una lista autonoma con una propria dignità e si diffida chiunque a parlare per nome e per conto di Calabria Azzurra, in quanto gli unici titolati a farlo sono il Presidente ed il Vicepresidente dell'associazione politico culturale regolarmente depositata.

Il direttivo Calabria Azzurra


lunedì 30 giugno 2025

Fp Cgil attacca Calabria Verde: comportamento antisindacale e accordi illegittimi

Comportamento antisindacale e accordi illegittimi. La Segretaria Generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari e il Segretario Fp Cgil Calabria Ferdinando Schipano puntano il dito contro Calabria Verde con una lettera che fa il punto  a partire dall'incontro in cui è stato siglato un accordo per l'istituzione di un progetto premiare - progetto obiettivo - relativo al servizio sorveglianza idraulica, "monitoraggio foci e coste 2025" senza tenere conto dell'assenza della sigla sindacale. Per l'organizzazione di tratta di "una modalità impropria di gestione delle riunioni sindacali e, più complessivamente alla gestione delle relazioni sindacali in Calabria Verde, in quanto non si può disdire la sera una riunione convocata per il giorno dopo e decidere autonomamente una nuova data sulla base di chissà quale disponibilità. Non certo della Fp Cgil che, a seguito di impegni precedentemente assunti, aveva palesato l'indisponibilità ad essere presente".

 "Un'ulteriore modalità irrituale e anomala – affermano nella lettera indirizzata ai vertici di Calabria verde i due sindacalisti - riguarda il luogo di convocazione delle riunioni sindacali di Calabria Verde presso l'assessorato all'Ambiente della Regione Calabria.  Ancora più grave è il fatto che a tali riunioni si pretenderebbe di discutere di materie che, secondo il Contratto Nazionale di Lavoro, sono oggetto di contrattazione, senza però procedere alla convocazione formale della delegazione trattante. Per essere chiari, senza la presenza della delegazione trattante di parte pubblica e della Rsu".

"Prendendo ad esempio l'ultima riunione, si vorrebbero sottoscrivere accordi relativi al salario accessorio dell'ente, ma solo con alcune sigle sindacali. Questo inaccettabile comportamento porterebbe all'attivazione di una vertenza per comportamento antisindacale, oltre che alla nullità dell'accordo stesso".

 "Per quanto sopra espresso – affermano Baldari e Schipano - si evidenzia la completa illegittimità di quanto sottoscritto, atteso che la identificazione di un progetto obiettivo può essere effettuata solo in presenza delle seguenti condizioni: confronto in sede di contrattazione decentrata, ricordando che ancora manca la certificazione del fondo delle risorse decentrate anno 2025 e il conseguente obbligatorio atto d'indirizzo di parte datoriale; Identificazione delle risorse finanziarie con cui il progetto è finanziato".

I due sindacalisti invitano poi il Direttore Generale "a non considerare l'accordo sottoscritto in data 12 giugno 2025 come un progetto obiettivo. In assenza di adeguata procedura di approvazione del progetto obiettivo e conseguente finanziamento dello stesso, tutte le ore di lavoro che saranno svolte in aggiunta rispetto al normale calendario di attività, debbono essere considerate come lavoro straordinario. Le stesse non possono essere gestite quale riposo compensativo, non ricorrendone assolutamente le condizioni.

Si invita, pertanto a seguire le ordinarie procedure di gestione delle relazioni sindacali, senza utilizzare scorciatoie o metodi impropri di convocazione e conseguentemente di gestione delle riunioni". La Fp Cgil ha sempre mantenuto un rapporto basato su correttezza e chiarezza di posizioni, bandendo ogni forma di populismo e di "facili promesse".

"Si resta a disposizione per l'avvio della fase della contrattazione decentrata, successivamente al recupero dei ritardi relativi alla costituzione del fondo, alla designazione della delegazione trattante di parte pubblica e alla specifica indicazione degli indirizzi a cui la stessa delegazione dovrà attenersi.

Cogliamo infine l'occasione di rilevare che ancora una volta – concludono -  gli istituti previsti in sede di contratto decentrato 2024 e il piano triennale del personale 2024 2026 (successivamente riproposto) ancora una volta non trovano attuazione nell'ambito delle attività aziendali".